Lavare i piattiI - Thich Nhat Hanh

LA PACE E' OGNI PASSO
Thich Nhat Hanh
UBALDINI EDITORE
pag 33-34

Secondo me, l'idea che lavare i piatti sia sgradevole puo' venire in mente solo quando non li stiamo lavando. Una volta davanti al lavandino, con le maniche rimboccate e le mani nell'acqua calda, non è affatto sgradevole. Mi piace dedicarmi con calma a ogni piatto, pienamente consapevole del piatto, dell'acqua e di ogni movimento delle mani. So che se mi sbrigo per finire prima, esperienza di lavare i piatti sarà sgradevole e indegna di essere vissuta. E sarebbe un peccato, perchè ogni minuto, ogni secondo di vita è un miracolo. Anche i piatti e il fatto di essere qui a lavarli è un miracolo. Se non so lavare i piatti con gioia, se cerco di finire il prima possibile e andare a mangiare il dolce, sarò altrettanto incapace di gustarlo. Con la forchetta in mano penserò a cosa fare dopo, e la sua consistenza, il suo sapore, nonchè il piacere di mangiarlo, andranno perduti. Sarò sempre risucchiato dal futuro, il presente continuerà a sfuggirmi. 
Sotto il sole della consapevolezza, ogni pensiero, ogni gesto, diventano sacri. Ammetto che mi ci vuole un pò più di tempo per rigovernare, ma vivo ogni istante fino in fondo e sono felice. Lavare i piatti è al tempo stesso un mezzo e un fine, ossia non li laviamo solo per avere piatti puliti, ma laviamo i piatti per vivere fino in fondo ogni istante.

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